verbalizzazione notarile e indagine sulla legittimazione all'intervento in assemblea


 

Alberto Forte

aforte@notariato.it

 

Nel vigore della nuova disciplina dell'iscrizione delle modifiche societarie nel registro delle imprese, deve il notaio verbalizzante verificare che
l'assemblea si sia svolta con soggetti che siano legittimati all'intervento, alla discussione ed al voto?


E, se la risposta fosse positiva, quale limite dovrebbe fissarsi il notaio verbalizzante nella sua indagine? Chiederà al presidente dell'assemblea di attestare la legittimazione dei presenti, verificherà la legittimità formale delle deleghe rilasciate dai soci non presenti, oppure ne indagherà anche la regolarità sostanziale (ad esempio, il numero di deleghe concesse o le incompatibilità del delegato ai sensi dell'articolo 2372 del codice civile)?


E dovrà porsi il problema del voto in conflitto di interessi?


E perché allora non curare il riscontro delle modalità di convocazione, magari esaminando le ricevute di ritorno delle raccomandate spedite ai soci?


E come si coordina questo (ipotizzato) dovere di indagine del notaio con l'articolo 2377 del codice civile, che delimita il numero dei soggetti legittimati alla impugnazione delle delibere e ne determina temporalmente la facoltà di impugnare le delibere?


Sommessamente, mi pare possibile escludere che il notaio debba eseguire accertamenti del tipo ipotizzato; nell'interesse delle nostre coronarie, spero che presto siano sviluppate altre (...e ben più autorevoli!) considerazioni sul tema.